Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Palermo sentenza n. 1423 del 2012

ECLI:IT:TARPA:2012:1423SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso l'approvazione del Piano Regolatore Generale del Comune di Palermo, ha affermato i seguenti principi di diritto: 1. L'amministrazione regionale, nell'approvare il P.R.G. comunale, può apportare modifiche che non comportino sostanziali innovazioni, tali da mutare le caratteristiche essenziali del piano stesso e i criteri di impostazione, ma solo interventi volti a razionalizzare e coordinare le scelte urbanistiche effettuate dal Comune, senza stravolgerle. 2. La contestuale adozione del P.R.G. e delle relative prescrizioni esecutive non è obbligatoria, essendo sufficiente che le prescrizioni esecutive siano adottate prima dell'approvazione del piano. Analogamente, il regolamento edilizio può essere adottato successivamente all'adozione del P.R.G. 3. L'utilizzo di tavole in scala 1:5000 anziché 1:2000 non determina l'illegittimità del P.R.G., in assenza di una specifica previsione normativa che prescriva l'obbligo della scala 1:2000, e qualora non sia dimostrato che l'utilizzo di una diversa scala abbia inciso sulla zonizzazione. 4. È legittima l'approvazione per stralci di uno strumento urbanistico, nonché l'eventuale rinvio a successive pianificazioni per la definizione di alcune zone, purché ciò non comporti uno stravolgimento della filosofia complessiva del piano. 5. Il mancato attivazione del sub-procedimento di coinvolgimento del Comune previsto dall'art. 4 della L.R. n. 71/1978 non determina l'illegittimità dell'approvazione del P.R.G. da parte della Regione, in assenza di una specifica opposizione del Comune o di una dimostrazione dell'incidenza di tale omissione sul merito delle determinazioni assunte. 6. L'approvazione del P.R.G. rientra nella competenza dirigenziale e non in quella politica, pertanto l'atto di approvazione non è affetto da incompetenza. 7. L'assenza di un previo parere del Genio Civile sull'atto di adozione del P.R.G. da parte del Comune è irrilevante ai fini della legittimità dell'approvazione regionale, qualora tale parere sia stato acquisito in un momento successivo. 8. L'amministrazione ha ampia discrezionalità nelle scelte urbanistiche di carattere generale, che non necessitano di una puntuale motivazione, salvo che si incida su interessi già consolidati. Il rigetto delle osservazioni presentate dai privati non richiede una confutazione analitica, essendo sufficiente che le stesse siano debitamente considerate e valutate con riferimento alle linee portanti della pianificazione.

Sentenza completa

N. 02382/2002
REG.RIC.

N. 01423/2012 REG.PROV.COLL.

N. 02382/2002 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2382 del 2002, proposto da:
((omissis)), rappresentata e difesa dall’ avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio sito in Palermo, piazza Virgilio 4;

contro

Assessorato Reg.Le del Territorio e dell'Ambiente, in persona dell’Assessore pro tempore, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato di Palermo presso i cui uffici di via A. ((omissis)) 81 è domiciliato;
Comune di Palermo, in persona del sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso l’Ufficio Legale del Comune di Palermo sito in piazza Marina N.39; …

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