Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 11641 del 2024

ECLI:IT:TARLAZ:2024:11641SENT

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il ricorso è dichiarato inammissibile per difetto di interesse ad agire, in quanto il ricorrente non impugna un atto immediatamente lesivo della sua sfera giuridica, ma prospetta solo in via ipotetica la possibilità di una interpretazione sfavorevole delle norme di riferimento che potrebbe impedirgli la partecipazione al concorso. Infatti, nel processo amministrativo, l'interesse a ricorrere è caratterizzato dalla presenza di una lesione concreta e attuale della sfera giuridica del ricorrente, in ragione del provvedimento impugnato, e dall'effettiva utilità che potrebbe derivare dall'eventuale annullamento dello stesso. Pertanto, l'assenza di un atto con effetti preclusivi tale da radicare l'interesse al ricorso, concretizzando e attualizzando la lesione prospettata solo in via ipotetica, determina la carenza di interesse ad agire, con conseguente inammissibilità del gravame. La giurisprudenza consolidata di questo Giudice esclude l'onere di immediata impugnazione del bando, salvo il caso di contestazione di clausole escludenti o riguardanti i requisiti di partecipazione, mentre va escluso nei riguardi di ogni altra clausola che risulti dotata solo di astratta e potenziale lesività, la cui idoneità a produrre un'effettiva lesione può essere valutata unicamente all'esito della procedura, ove negativo per l'interessato.

Sentenza completa

Pubblicato il 07/06/2024

N. 11641/2024 REG.PROV.COLL.

N. 01086/2024 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Terza Bis)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1086 del 2024, proposto da ((omissis)), rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Ministero dell' Istruzione e del Merito, e Ministero dell’Università e della Ricerca, Ministero dell'Istruzione e del Merito, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentati e difesi dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliataria ex lege in Roma, via dei Portoghesi, 12;

per l'annullamento

del Bando di concorso del Ministero dell'istruzione e del merito per la procedura concorsuale di …

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