Cassazione penale Sez. II sentenza n. 29127 del 18 luglio 2024

ECLI:IT:CASS:2024:29127PEN

Massima

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Il giudizio di pericolosità sociale ai fini dell'applicazione di una misura di prevenzione personale deve essere fondato su una valutazione complessiva della personalità del soggetto, tenendo conto di tutti gli elementi di fatto rilevanti, ivi compresi eventuali disturbi psichici o comportamentali, senza che possa ritenersi sufficiente la mera constatazione di tali condizioni. Pur essendo rilevanti ai fini della valutazione di pericolosità, i disturbi psichici o comportamentali non determinano automaticamente l'esclusione della pericolosità sociale, la quale deve essere accertata in concreto sulla base di un giudizio prognostico che tenga conto di tutti gli elementi del caso. L'applicazione di precedenti misure di sicurezza o di prevenzione, pur costituendo un elemento da valutare, non preclude necessariamente un nuovo giudizio di pericolosità, che deve essere effettuato in relazione alla situazione attuale del soggetto. Il giudice è tenuto a motivare adeguatamente il proprio giudizio di pericolosità sociale, valorizzando tutti gli elementi rilevanti emersi nel procedimento, senza omettere la valutazione di specifici fattori, come eventuali disturbi psichici o comportamentali, che possano incidere sulla capacità di autodeterminazione del soggetto. Il ricorso per cassazione che deduca il vizio di motivazione deve contenere l'integrale trascrizione o l'allegazione degli atti richiamati, a pena di inammissibilità per violazione del principio di autosufficienza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta da:

Dott. PELLEGRINO Andrea - Presidente

Dott. BORSELLINO Maria Daniela - Consigliere

Dott. MINUTILLO TURTUR Marzia - Consigliere

Dott. CERSOSIMO Emanuele - Relatore

Dott. LEOPIZZI Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
Gi.Pi. nato a A il (Omissis)
avverso l'ordinanza del 26/01/2024 della Corte di Appello di Palermo
udita la relazione svolta dal Consigliere Emanuele Cersosimo;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Or.Lu., che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilità del ricorso.
RITENUTO IN FATTO e CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Con decreto emesso in data 25 maggio 2023 il Tribunale di Trapani ha disposto la misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di re…

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