Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 9685 del 2020

ECLI:IT:TARLAZ:2020:9685SENT

Massima

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La rinuncia al ricorso da parte del ricorrente determina l'estinzione del giudizio amministrativo, con conseguente compensazione delle spese di lite. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che la volontaria rinuncia al ricorso, debitamente notificata alla controparte, comporta la cessazione della materia del contendere e l'estinzione del procedimento giurisdizionale, senza alcuna pronuncia nel merito della controversia. In tali casi, la compensazione delle spese processuali rappresenta un corollario logico-giuridico dell'estinzione del giudizio per rinuncia, in assenza di una soccombenza integrale di una delle parti. La massima può quindi essere così formulata: La rinuncia al ricorso da parte del ricorrente determina l'estinzione del giudizio amministrativo, con conseguente compensazione delle spese di lite. Il principio di diritto è che la volontaria rinuncia al ricorso, debitamente notificata alla controparte, comporta la cessazione della materia del contendere e l'estinzione del procedimento giurisdizionale, senza alcuna pronuncia nel merito della controversia. In tali casi, la compensazione delle spese processuali rappresenta un corollario logico-giuridico dell'estinzione del giudizio per rinuncia, in assenza di una soccombenza integrale di una delle parti. Il giudice amministrativo, preso atto della rinuncia, dichiara l'estinzione del giudizio e compensa le spese tra le parti, in applicazione degli artt. 35, comma 2, lett. c), 84 e 85 del Codice del processo amministrativo. Tale principio trova applicazione ogni qualvolta il ricorrente, per sua libera scelta, rinunci al ricorso proposto, determinando la cessazione della materia del contendere e l'estinzione del procedimento senza alcuna pronuncia nel merito.

Sentenza completa

Pubblicato il 22/09/2020

N. 09685/2020 REG.PROV.COLL.

N. 11698/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Stralcio)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 11698 del 2010, proposto da
Maurizio Blasa, rappresentato e difeso dagli avvocati Carmen Borgese e Christine Angalò, con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. Barbara Luppino in Roma, via in Arcione, 71;

contro

Ministero della Difesa, in persona del Ministro pro tempore, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliataria ex lege in Roma, via dei Portoghesi, 12;

per l'annullamento

del decreto di nomina a sottotenente in servizio permanente nel ruolo speciale dell'Arma dei Carabinieri con anzianità assoluta e decorrenza assegni dal 15.10.20…

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