Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La responsabilità penale per omicidio colposo non può essere attribuita al responsabile di cantiere per la mancata o irregolare apposizione della segnaletica stradale, qualora l'evento dannoso sia stato determinato in via esclusiva dall'eccessiva velocità del conducente del veicolo, tale da impedire comunque l'adeguamento della condotta anche in presenza di una segnaletica conforme alle prescrizioni normative. In tali casi, il contributo causale del terzo, per la violazione delle regole di prudenza, deve essere valutato dal giudice ai fini dell'esclusione della responsabilità del soggetto preposto alla sicurezza del cantiere, il quale non può essere ritenuto penalmente responsabile quando l'apposizione della segnaletica, pur non perfettamente conforme, abbia comunque reso evidente l'obbligo di moderare la velocità, senza che ciò sia stato osservato dal conducente per la sua condotta gravemente imprudente. La motivazione della sentenza di assoluzione deve dare conto in modo approfondito e logicamente coerente di tale valutazione, senza omettere l'esame di alcuna prova rilevante.