Cassazione penale Sez. II sentenza n. 23968 del 9 giugno 2016

ECLI:IT:CASS:2016:23968PEN

Massima

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Il giudizio di bilanciamento tra circostanze attenuanti e recidiva, previsto dall'art. 69 c.p., presuppone una valutazione complessiva degli elementi circostanziali, finalizzata a determinare il disvalore dell'azione delittuosa e a quantificare la pena in modo aderente al caso concreto. Pur in presenza di una recidiva contestata ai sensi dell'art. 99, comma 4, c.p., il divieto di prevalenza delle attenuanti sulla recidiva non opera in relazione all'attenuante della particolare tenuità del fatto di cui all'art. 648, comma 2, c.p., a seguito della sentenza della Corte Costituzionale n. 105/2014. Tuttavia, il giudizio di prevalenza delle attenuanti sulla recidiva deve essere effettuato attraverso una corretta ponderazione degli elementi circostanziali, evitando una "plusvalenza ponderale" attribuita a talune circostanze, che altererebbe la correttezza del giudizio finale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GENTILE Mario - Presidente

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - rel. Consigliere

Dott. ALMA ((omissis)) - Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - Consigliere

Dott. D'ARRIGO Cosimo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
Pubblico Ministero della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari;
avverso la sentenza del Tribunale di Cagliari emessa in data 18.12.2014, con la quale e' stato condannato (OMISSIS), in ordine al reato di ricettazione, alla pena di mesi 10 di reclusione ed Euro 200,00 di multa, per effetto della riduzione del rito e della concessione delle circostanze attenuanti di cui all'articolo 89 c.p. e articolo 648 c.p., comma 2, ritenute prevalenti sulla contestata recidiva; Sen…

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