Il concorso di persone nel reato sussiste quando più soggetti, con condotte anche diverse, contribuiscono consapevolmente e volontariamente alla realizzazione di un medesimo fatto criminoso, rafforzando reciprocamente il proposito delittuoso e la valenza offensiva dell'azione, a prescindere dal ruolo concretamente svolto da ciascuno. Pertanto, la mera presenza fisica sul luogo del delitto, se accompagnata da modalità tali da realizzare un rafforzamento del proposito dell'autore materiale e da agevolare la sua opera, integra un'ipotesi di concorso penalmente rilevante, purché il concorrente si sia rappresentato l'evento del reato e abbia partecipato all'illecito esprimendo un'identica volontà criminosa. Inoltre, la condotta del concorrente può manifestare una costante e fattiva adesione alla comune volontà criminosa anche attraverso un modificarsi del suo ruolo in funzione della situazione contingente, senza che ciò escluda la sua responsabilità a titolo di concorso. Infine, la desistenza volontaria dal reato non può essere riconosciuta quando la condotta del concorrente, pur nel mutare del suo ruolo, abbia comunque espresso una costante e fattiva adesione alla realizzazione del fatto illecito.