Il Tribunale Regionale di Giustizia Amministrativa, Sezione Autonoma per la Provincia di Bolzano, ha stabilito che: 1. L'autorizzazione paesaggistica per interventi edilizi in zone situate ad un'altitudine superiore a 1600 metri sul livello del mare spetta al Direttore della Ripartizione provinciale Natura, Paesaggio e Sviluppo del Territorio, ai sensi dell'art. 12, comma 1, lettera i) della l.p. n. 16/1970. Scaduto il termine di 60 giorni per la pronuncia da parte della Ripartizione provinciale, la competenza passa al Sindaco ai sensi dell'art. 8, comma 4 della medesima legge. 2. L'autorizzazione paesaggistica rilasciata dal Sindaco deve essere adeguatamente motivata, indicando le ragioni per cui l'intervento edilizio è ritenuto compatibile con i valori paesaggistici della zona, ai sensi dell'art. 8 della l.p. n. 16/1970. La mancata motivazione costituisce un vizio di legittimità che comporta l'annullamento dell'autorizzazione e della connessa concessione edilizia. 3. Le varianti progettuali successive al progetto originario, anche se esaminate dal Sindaco, devono essere comunque trasmesse all'esame della Ripartizione provinciale Natura, Paesaggio e Sviluppo del Territorio, ai sensi dell'art. 4 del D.P.P. n. 56/2007. Il mancato inoltro delle varianti all'autorità provinciale competente determina l'illegittimità delle relative concessioni edilizie.