Cassazione penale Sez. V sentenza n. 1803 del 17 gennaio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:1803PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'esercizio del controllo di legittimità sulla motivazione della sentenza di merito, non può sostituire la propria valutazione del materiale probatorio a quella compiuta dal giudice di merito, salvo i casi di manifesta illogicità o travisamento dei fatti, essendo precluso il riesame del merito della vicenda processuale. Pertanto, il ricorso per cassazione che si limiti a sollecitare una diversa ricostruzione dei fatti, senza denunciare specifici vizi della motivazione, è inammissibile. Analogamente, la mancata ammissione di prove richieste ai sensi dell'art. 507 c.p.p. non costituisce motivo di ricorso per cassazione, in quanto rientra nell'ambito del potere discrezionale del giudice di merito. Infine, il mancato esame di un motivo di appello assolutamente generico e indeterminato non determina l'annullamento della sentenza impugnata, in quanto tale motivo avrebbe dovuto essere dichiarato inammissibile.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GRASSI Aldo - Presidente

Dott. SAVANI Pietro - Consigliere

Dott. BRUNO Paolo A. - Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO Pao - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 7/2008 TRIB. SEZ. DIST. di ORTONA, del 17/06/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 29/11/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. PAOLO GIOVANNI DEMARCHI ALBENGO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. FODARONI Giuseppina che ha concluso per l'inammissibilita'.

Udito, per la …

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