Cassazione penale Sez. II sentenza n. 6776 del 22 febbraio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:6776PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza ai fini dell'applicazione di una misura cautelare, è tenuto a motivare in modo esaustivo e coerente circa la rilevanza e la valenza indiziaria degli elementi di prova acquisiti, senza omettere di esaminare criticamente eventuali profili di incertezza o contraddittorietà emergenti dal compendio probatorio. In particolare, laddove uno degli elementi centrali dell'impianto accusatorio risulti posto in discussione, il giudice è obbligato a sostituirlo con una ipotesi ricostruttiva alternativa, unitaria e coerente, che consenta di valutare la complessiva tenuta degli indizi a carico dell'indagato. La mancanza di tale approfondita analisi critica e di una motivazione adeguata comporta l'annullamento del provvedimento cautelare con rinvio per un nuovo esame.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIANDANESE Franco - Presidente

Dott. TADDEI Margherit - rel. Consigliere

Dott. CERVADORO Mirella - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. ALMA ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza 1015/2015 del Tribunale di Palermo, dell'11.08.2015;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. TADDEI M. B.;
udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale, Dott. ANIELLO Roberto, che ha concluso per l'annullamento con rinvio.
MOTIVI DELLA DECISIONE
1. Con l'ordinanza indicata in epigrafe il Tribunale del riesame di Palermo riget…

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