Cassazione penale Sez. V sentenza n. 711 del 4 maggio 1992

ECLI:IT:CASS:1992:711PEN

Massima

Massima ufficiale
Al di fuori dell'ipotesi prevista dall'art. 428, comma terzo cod. proc. pen. (che consente alla persona offesa di ricorrere per cassazione nei casi di nullità previsti dall'art. 419, comma settimo, stesso codice) la sentenza di non luogo a procedere emessa nella udienza preliminare è inoppugnabile per la parte civile, in quanto non spiega effetti né preclusivi né pregiudizialmente vincolanti sull'azione civile e la parte civile, pertanto, non ha interesse ad impugnarla. (Nell'affermare il principio di cui in massima la Corte ha evidenziato che gli artt. 652 e 654 cod. proc. pen. attribuiscono efficacia preclusiva o vincolante nel giudizio civile o amministrativo esclusivamente alla sentenza penale di assoluzione pronunciata a seguito di dibattimento e non anche a quella di non luogo a procedere emessa nell'udienza preliminare ai sensi dell'art. 425 stesso codice, sicché relativamente a tale ultimo tipo di sentenza non è configurabile il requisito dell'interesse a proporre l'impugnazione, richiesto dall'art. 568 cod. proc. PEN.).

Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.