Cassazione penale Sez. I sentenza n. 48367 del 13 dicembre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:48367PEN

Massima

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Il sequestro preventivo di un bene immobile può essere disposto anche nei confronti di soggetti estranei al reato, qualora il bene sia indirettamente collegato al reato e la sua libera disponibilità possa costituire pericolo di aggravamento o protrazione delle conseguenze del reato ovvero di agevolazione della commissione di ulteriori fatti penalmente rilevanti. Ciò in quanto il sequestro è finalizzato alla confiscabilità della quota di proprietà dell'imputato, finalità ammissibile che richiede il mantenimento del sequestro per evitare la dispersione del bene e il suo riutilizzo da parte del soggetto indagato. La salvaguardia del valore della quota del bene a favore dei comproprietari estranei al reato può essere assicurata dal fatto che essi potranno rivalersi sul prezzo ricavabile dalla vendita del bene. Il sequestro preventivo non costituisce, pertanto, un sequestro per equivalente, ma è finalizzato alla confisca della quota di proprietà dell'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO Umberto - Presidente

Dott. BARBARISI Maurizio - rel. Consigliere

Dott. LOCATELLI Giuseppe - Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

Dott. SANTALUCIA Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS);

2) (OMISSIS);

avverso l'ordinanza 3 novembre 2011 - Tribunale di Rimini;

sentita la relazione svolta dal Consigliere dott. ((omissis));

udite le conclusioni del rappresentante del Pubblico Ministero, in persona del dr. VIOLA ((omissis)), sostituto Procuratore Generale della Corte di Cassazione, che ha chiesto la declaratoria di inammissibilita' del ricorso con condanna del ricorrente a…

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