Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 2748 del 2017

ECLI:IT:TARNA:2017:2748SENT

Massima

Generata da Simpliciter
La realizzazione di opere edilizie in assenza di titolo abilitativo, costituendo una trasformazione del territorio non rientrante in interventi di manutenzione ordinaria o straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ovvero ristrutturazione edilizia, comporta l'applicazione della sanzione della demolizione ai sensi dell'art. 31 del D.P.R. n. 380/2001, a prescindere dalla conformità urbanistica del manufatto abusivo, essendo sufficiente il mero difetto o la difformità del titolo abilitativo. L'ordine di demolizione è un atto dovuto e vincolato, non richiedendo una specifica valutazione delle ragioni di interesse pubblico o un bilanciamento con gli interessi privati, in quanto non è configurabile alcun affidamento giuridicamente tutelabile alla conservazione di una situazione di illecito permanente. L'istituto dell'acquisizione gratuita al patrimonio comunale dell'immobile abusivo e della relativa area di sedime, quale effetto automatico della mancata ottemperanza all'ordine di demolizione, ha carattere tipicamente sanzionatorio e non espropriativo, essendo finalizzato a contrastare efficacemente e proporzionatamente le ipotesi di interventi edilizi realizzati senza titolo o in difformità dallo stesso, senza che ciò comporti profili di illegittimità costituzionale. L'indicazione dell'area di sedime non è elemento essenziale dell'ordine di demolizione ai fini della legittimità dell'atto, essendo piuttosto richiesta in vista dell'acquisizione, in ampliamento all'area strettamente di sedime del manufatto abusivo, dell'ulteriore (eventuale) area "necessaria alla realizzazione di opere analoghe", secondo le prescrizioni della restante parte del comma 3 dell'art. 31 del D.P.R. n. 380/2001. La presentazione dell'istanza di accertamento di conformità ai sensi dell'art. 36 del D.P.R. n. 380/2001 non incide sulla legittimità dell'ordinanza di demolizione, limitandosi unicamente a sospenderne temporaneamente gli effetti fino alla definizione, espressa o tacita, dell'istanza. Infine, l'ordine di demolizione non è inficiato dalla mancata indicazione del responsabile del procedimento, coincidente con il dirigente dell'ufficio.

Sentenza completa

Pubblicato il 24/05/2017

N. 02748/2017 REG.PROV.COLL.

N. 00649/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 649 del 2014, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Napoli, ((omissis)), 670;

contro

Comune di ((omissis)), in persona del legale rappresentante Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell'avvocato ((omissis)) in Napoli, ((omissis)), 62;

per l'annullamento

dell'ordinanza del Responsabile del Servizio Urbanistica - Ufficio Abusivismo edilizio n. 152 prot. 0032821 del 15/11/2013, con la quale è stata ingiunta la demolizione de…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.