Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare i ricorsi proposti da alcuni esercenti attività di commercio ambulante contro gli atti del Comune di Pisa relativi al temporaneo trasferimento di parte del mercato del Duomo, ha affermato i seguenti principi di diritto: 1. Il temporaneo trasferimento di parte del mercato del Duomo, disposto dal Comune di Pisa per consentire i lavori di restauro degli immobili prospicienti la Piazza del Duomo, trova fondamento normativo nell'art. 40, comma 7, della L.R. n. 28/2005 (Codice del Commercio), che prevede la facoltà del Comune di trasferire o modificare l'assetto del mercato per motivi di pubblico interesse, di ordine pubblico e sicurezza o di igiene e sanità pubblica, previa consultazione delle organizzazioni e associazioni rappresentative, senza la necessità di rispettare un termine predeterminato per l'operatività dello spostamento. 2. La previsione dell'art. 8, comma 2, del Regolamento comunale per l'esercizio del commercio su aree pubbliche, che consente il trasferimento temporaneo delle attività commerciali in caso di urgente interesse pubblico ostativo alla permanenza, è compatibile con la citata disposizione regionale e non determina alcun contrasto normativo. 3. Il temporaneo trasferimento del mercato, finalizzato a consentire i lavori di restauro di beni culturali e a rimuovere situazioni di pericolo per la sicurezza pubblica, non integra una modifica definitiva della programmazione commerciale, ma una misura contingente e transitoria, che non richiede la competenza del Consiglio comunale né la concertazione con le associazioni di categoria prevista per le modifiche programmatorie. 4. L'Amministrazione comunale, in quanto titolare delle aree demaniali interessate, può avvalersi del potere di autotutela esecutiva per far liberare le aree dai commercianti, in caso di inottemperanza all'ordine di sgombero, ai sensi dell'art. 823, comma 2, c.c.