Cassazione penale Sez. II sentenza n. 8570 del 22 febbraio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:8570PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La condotta di truffa aggravata si configura quando l'agente, abusando della relazione di prestazione d'opera professionale instaurata con la persona offesa, pone in essere artifici e raggiri non solo al momento della stipulazione del contratto, ma anche durante la successiva fase di esecuzione dello stesso, al fine di conseguire una prestazione altrimenti non dovuta o di far apparire verificata una condizione. Ai fini della configurabilità del reato di truffa, è sufficiente che gli artifici e raggiri siano posti in essere anche dopo la stipula del contratto e durante la fase di esecuzione dello stesso, qualora siano diretti a determinare l'erroneo convincimento della persona offesa e a indurla a compiere atti dispositivi del suo patrimonio. La nozione di abuso di relazione di prestazione d'opera, prevista come aggravante dall'art. 61 n. 11 c.p., si applica a tutti i rapporti giuridici che comportino l'instaurazione, tra le parti, di un rapporto di fiducia che agevoli la commissione del reato, a prescindere dalla sussistenza di un vincolo di subordinazione o dipendenza. Il giudizio di bilanciamento tra la aggravante e le circostanze attenuanti generiche, nonché la determinazione della pena nel minimo edittale, sono adeguatamente motivati ove il giudice dia conto della gravità del reato e della capacità a delinquere dell'imputato, senza necessità di una specifica e dettagliata motivazione sulla quantità di pena irrogata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DAVIGO Piercamillo - Presidente

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. CIANFROCCA Pierluig - rel. Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto nell'interesse di:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso la sentenza della Corte di Appello di Bari del 10.2.2017;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott.ssa FILIPPI Paola, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore dell'imputata, Avv. (OMISSIS), che si e' riportato ai motivi di r…

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