Cassazione penale Sez. I sentenza n. 36854 del 6 settembre 2023

ECLI:IT:CASS:2023:36854PEN

Massima

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Il trasporto di cittadini extracomunitari minorenni, privi di documenti, finalizzato all'agevolazione del loro ingresso clandestino nel territorio nazionale, integra il reato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina di cui all'art. 12, commi 1 e 3-ter, lett. b), del D.Lgs. n. 286/1998, anche quando tale attività si limiti a segmenti interni al territorio italiano e non sia provata la partecipazione dell'agente ad un'organizzazione criminale transnazionale. Tuttavia, ai fini della valutazione della prova indiziaria, il giudice deve procedere ad un esame globale e unitario degli elementi di fatto, verificando se la loro ambiguità, considerati singolarmente, possa risolversi in una visione d'insieme, in modo da attribuire il reato all'imputato "al di là di ogni ragionevole dubbio", escludendo ipotesi alternative prive di concreto riscontro nelle risultanze processuali. Pertanto, la mera constatazione che l'imputato si trovasse in compagnia di minori stranieri irregolari, in una zona di confine utilizzata per l'ingresso clandestino di immigrati, senza ulteriori elementi probatori circa il suo ruolo nell'ambito di un'organizzazione criminale transnazionale, non è sufficiente a fondare un giudizio di responsabilità per il reato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIANI Vincenzo - Presidente

Dott. CENTOFANTI Francesco - Consigliere

Dott. CALASELICE Barbara - Consigliere

Dott. POSCIA Giorgio - Consigliere

Dott. MELE Maria Ele - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 19/10/2021 della CORTE APPELLO di TRIESTE;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa MELE MARIA ELENA;
preso atto il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott.ssa PICARDI ANTONIETTA, ha concluso chiedendo che il ricorso sia dichiarato inammissibile (con requisitoria scritta, Decreto Legge n. 137 del 2020, ex articolo 23, e succ. mod.).
RITENUTO IN FATTO…

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