Cassazione penale Sez. I sentenza n. 20990 del 19 maggio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:20990PEN

Massima

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La confisca dei beni disposta ai sensi del decreto legge n. 306 del 1992, convertito nella legge n. 356 del 1992, art. 12-sexies, opera non solo nei confronti del condannato, ma anche nei confronti del coniuge e delle persone legate a lui da stretti rapporti personali, in virtù della presunzione di illecita accumulazione dei patrimoni. Tali soggetti hanno l'onere di dimostrare la legittima provenienza dei beni, altrimenti la confisca è legittima anche in assenza di prova positiva della provenienza delittuosa. La valutazione della credibilità delle dichiarazioni e della documentazione prodotta a tal fine rientra nel potere discrezionale del giudice di merito, il cui apprezzamento è incensurabile in sede di legittimità se sorretto da motivazione congrua e immune da vizi logici.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. SIOTTO Maria Cristina - Consigliere

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. CAPOZZI Raffaele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) LE. MA. n. il (OMESSO);

2) L. M. n. il (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 14/10/2008 della CORTE APPELLO di BRESCIA;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. VECCHIO Massimo;

Letta la requisitoria del Pubblico Ministero, Dott. BUA Francesco, sostituto procuratore generale della Repubblica presso questa Corte suprema, il quale ha concluso per la inammissibilita' del ricorso.

OSSERVA

1. - Con …

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