Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 23818 del 31 maggio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:23818PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, di cui all'art. 74 del D.P.R. n. 309/1990, sussiste anche quando il sodalizio criminoso abbia avuto una breve durata operativa, purché risulti provata l'esistenza di una struttura organizzativa idonea a realizzare in modo continuativo e ripetuto l'importazione e lo spaccio di ingenti quantità di droga, avvalendosi di una rete di sodali in grado di rivendere rapidamente la sostanza stupefacente e di reinvestire i proventi illeciti per finanziare nuove importazioni. Ai fini della configurabilità del reato associativo, è sufficiente che il contributo del singolo partecipante, ancorché non decisionale, risulti funzionalmente inserito nell'ambito dell'attività criminosa del gruppo, come nel caso di colui che sia incaricato di effettuare consegne di droga ai sub-acquirenti e di custodire lo stupefacente importato. L'aggravante della ingente quantità di cui all'art. 80, comma 2, del D.P.R. n. 309/1990 è ravvisabile quando la quantità di droga sequestrata superi il valore-soglia di 2.000 volte il quantitativo massimo stabilito per ogni sostanza dalla normativa, ferma restando la discrezionale valutazione del giudice di merito. La confisca dei beni di cui all'art. 12-sexies della Legge n. 356/1992 è legittima quando risulti una evidente sproporzione tra il valore dei beni e i redditi leciti dell'imputato, senza che sia necessario accertare il nesso di pertinenzialità diretta dei beni all'attività criminosa. La concessione delle attenuanti generiche è rimessa alla valutazione discrezionale del giudice di merito, il quale può legittimamente negarle in ragione della gravità oggettiva e della reiterazione temporale dei reati commessi, anche in assenza di precedenti specifici.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE ROBERTO Giovanni - Presidente

Dott. SERPICO Francesco - Consigliere

Dott. CORTESE Arturo - Consigliere

Dott. CONTI Giovanni - Consigliere

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);

2. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);

3. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);

4. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);

5. (OMISSIS), nato in (OMISSIS);

6. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza emessa in data 27/09/2011 dalla Corte di Appello di Brescia;

letti i ricorsi e la sentenza impugnata ed esaminati gli atti;

udita in pubblica udienza la relazione del Consigliere Dott. ((omissis));

udito il Pubblico Mini…

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