Cassazione penale Sez. I sentenza n. 45578 del 5 dicembre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:45578PEN

Massima

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La misura di prevenzione patrimoniale, una volta adottata sulla base di una valutazione della pericolosità soggettiva del destinatario e dell'illecita provenienza dei beni confiscati, non può essere revocata retroattivamente per il solo fatto che successivamente siano intervenuti elementi che possono far ritenere cessata la pericolosità del soggetto. La revoca ex tunc è infatti possibile solo in caso di invalidità originaria del provvedimento ablatorio, mentre gli eventi sopravvenuti, pur potendo incidere sulla permanenza della misura, non possono retroagire all'epoca della sua adozione né inficiare il giudizio già formulato in ordine all'illecita provenienza dei beni confiscati. Pertanto, il giudice di merito, nel valutare la richiesta di revoca della misura di prevenzione patrimoniale, deve verificare esclusivamente la sussistenza di elementi sopravvenuti che possano far ritenere cessata la pericolosità del soggetto, senza poter riesaminare nel merito gli accertamenti già compiuti in sede di applicazione della misura, i quali conservano la loro efficacia e vincolatività.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SANTACROCE Giorgio - Presidente

Dott. GIRONI Emilio Giovann - Consigliere

Dott. SIOTTO Maria Cristina - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. CASSANO Margherita - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) LE. OR. N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 14/12/2006 CORTE APPELLO di LECCE;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIRONI Emilio Giovanni;

lette/sentite le conclusioni del P.G. Dott. GIALANELLA Antonio, per il rigetto.

La Corte:

OSSERVA

Visto il decreto in epigrafe, che ha rigettato la richiesta di LE. Or. , condannato per partecipazione all'associazione di tipo mafios…

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