Il Comune, nell'esercizio dei propri poteri di tutela dell'ambiente e della salute pubblica, può legittimamente adottare provvedimenti volti a far cessare le immissioni nocive e insalubri provenienti da un'attività privata, anche in assenza di una preventiva comunicazione di avvio del procedimento, qualora risulti documentata la sussistenza di un concreto pericolo per la salubrità dell'ambiente e per la salute pubblica. L'Amministrazione, nel motivare tali provvedimenti, deve dare conto degli accertamenti svolti e dei pareri acquisiti, che evidenzino l'effettiva esistenza di un pregiudizio per l'ambiente e per la salute pubblica, superante la normale tollerabilità, così da giustificare l'adozione di misure volte al ripristino della salubrità dei luoghi. Il privato, pur non essendo stato formalmente avvisato dell'avvio del procedimento, non può eccepire la violazione del contraddittorio procedimentale qualora risulti che egli fosse comunque a conoscenza delle contestazioni mossegli dall'Amministrazione e abbia avuto modo di partecipare al procedimento, interloquendo e controdeducendo.