Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 8267 del 2021

ECLI:IT:TARLAZ:2021:8267SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso l'ordine di demolizione di opere edilizie realizzate senza titolo, afferma che l'ordine di demolizione di opere abusive non deve essere preceduto dalla comunicazione di avvio del procedimento, trattandosi di atto dovuto e rigorosamente vincolato, per il quale non sono richiesti apporti partecipativi del destinatario né una specifica motivazione che dia conto della valutazione delle ragioni di interesse pubblico alla demolizione o della comparazione di quest'ultimo con gli interessi privati coinvolti e sacrificati. L'interesse pubblico alla rimozione dell'abuso è, infatti, in re ipsa, essendo sufficiente l'accertamento della realizzazione dell'opera in totale difformità o in assenza del titolo abilitativo. Inoltre, la possibilità di sostituire la sanzione demolitoria con quella pecuniaria deve essere valutata dall'Amministrazione competente nella fase esecutiva del procedimento, successiva ed autonoma rispetto all'adozione dell'ordine di demolizione, senza che ciò incida sulla legittimità del provvedimento che dispone la demolizione. Infine, il Tribunale precisa che gli interventi consistenti nel frazionamento abusivo di un immobile per ricavarvi due distinte unità abitative, con eliminazione della scala interna e costruzione di due scale esterne, nonché nella realizzazione di un nuovo manufatto a ridosso del muro perimetrale dell'edificio principale con pensilina sporgente, della pavimentazione in cemento della corte e di una seconda pensilina, non possono essere qualificati come semplici "pertinenze" degli immobili principali, corrispondendo piuttosto ad interventi di ristrutturazione edilizia vera e propria, suscettibili di aumentare il carico urbanistico e di incrementare la SUL, che avrebbero dovuto essere preceduti dal rilascio di permesso di costruire.

Sentenza completa

Pubblicato il 12/07/2021

N. 08267/2021 REG.PROV.COLL.

N. 00929/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Bis)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 929 del 2012, proposto da
((omissis)) e ((omissis)), rappresentati e difesi dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, viale ((omissis)), 63;

contro

Roma Capitale, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentata e difesa dall'avv. ((omissis)), domiciliata presso l’Avvocatura Comunale in Roma, via Tempio di Giove, 21;

per l'annullamento

della determinazione dirigenziale n. 1620 dell’11.11.2011 con cui Roma Capitale aveva ordinato ai ricorrenti, come ad altri comproprietari, la demolizione delle opere realizzate senza titolo sul fabbrica…

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