Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 13433 del 2024

ECLI:IT:TARLAZ:2024:13433SENT

Massima

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Gli atti amministrativi endoprocedimentali, privi di una concreta valenza lesiva nei confronti del destinatario, non possono essere autonomamente impugnati in sede giurisdizionale, in quanto l'interesse all'impugnazione sorge soltanto con l'adozione del provvedimento finale, dal quale può eventualmente derivare un pregiudizio per il soggetto interessato. Pertanto, il ricorso avverso tali atti endoprocedimentali deve essere dichiarato inammissibile per difetto di interesse, in quanto l'istruttoria risulta ancora in corso e l'Amministrazione deve ancora adottare il provvedimento conclusivo sulla istanza presentata dal ricorrente. La compensazione delle spese di lite è giustificata dalla sola formale costituzione in giudizio della Pubblica Amministrazione resistente.

Sentenza completa

Pubblicato il 03/07/2024

N. 13433/2024 REG.PROV.COLL.

N. 00886/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Stralcio)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 886 del 2020, proposto da Desirée 2012 S.r.l., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Roma Capitale, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

Impugnazione della Determinazione Dirigenziale del Municipio Roma I rep. n. CA/2686/2019 – prot. CA/162419/2019 del 7/8/2019, comunicata in data 6/11/2019, conclusiva delle Conferenze di Servizi rela…

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