Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 18310 del 11 maggio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:18310PEN

Massima

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Il reato di maltrattamenti in famiglia si configura quando l'imputato, con condotte reiterate e abituali di sopraffazione, violenza fisica e psicologica, vessazioni e mancanza di rispetto, infligge alla persona offesa, convivente o legata da relazione affettiva, sofferenze morali e condizioni di vita penose, tali da cagionarle un perdurante stato di soggezione e di grave disagio psicologico. La sussistenza del requisito dell'abitualità delle condotte maltrattanti può essere desunta da un complesso di elementi probatori, quali le dichiarazioni della persona offesa, corroborate da riscontri esterni come le testimonianze di familiari, vicini di casa e altri soggetti informati sui fatti, nonché dalla durata prolungata nel tempo dei comportamenti abusivi. Anche la condotta di lesioni personali, pur se episodica, può integrare il reato di maltrattamenti qualora sia espressione di un contesto di violenza abituale e sia accompagnata dalla consapevolezza e dall'accettazione del rischio di provocare lesioni alla vittima. Il giudice di merito, nel valutare la credibilità delle dichiarazioni della persona offesa e la rilevanza delle testimonianze a discarico, deve dare conto in modo logico e coerente delle ragioni per le quali ritiene attendibili o meno i diversi elementi probatori, senza incorrere in vizi logici o contraddizioni manifeste.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRICCHETTI ((omissis)) - Presidente

Dott. RICCIARELLI Massimo - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. AMOROSO Riccardo - Consigliere

Dott. BASSI Alessand - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 19/02/2020 della Corte d'appello di Trieste;
visti gli atti, il provvedimento denunziato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere BASSI Alessandra;
letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale LORI Perla, che ha concluso chiedendo che il ricorso sia dichiarato inammissibile;
lette le conclusioni scritte del difensore della parte civile (OMISSIS), avv. (OMISSIS), che …

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