Cassazione civile Sez. III ordinanza n. 3266 del 10 febbraio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:3266CIV

Massima

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Il mancato rispetto dei requisiti di cui all'art. 366-bis c.p.c. per la formulazione dei motivi di ricorso per cassazione, introdotti dal d.lgs. n. 40/2006, comporta l'inammissibilità del ricorso. In particolare, nei casi previsti dall'art. 360, nn. 1, 2, 3, 4 c.p.c., l'illustrazione di ciascun motivo deve concludersi con la formulazione di un quesito di diritto, mentre nel caso di cui all'art. 360, comma 1, n. 5 c.p.c., l'illustrazione deve contenere la chiara indicazione del fatto controverso in relazione al quale la motivazione si assume omessa, contraddittoria o insufficiente a giustificare la decisione. Il mancato rispetto di tali requisiti formali determina l'inammissibilità del ricorso per cassazione, con condanna della parte ricorrente al pagamento delle spese del giudizio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FINOCCHIARO Mario - Presidente

Dott. MASSERA Maurizio - Consigliere

Dott. SEGRETO Antonio - Consigliere

Dott. VIVALDI Roberta - rel. Consigliere

Dott. FRASCA Raffaele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA

sul ricorso 44/2010 proposto da:

GR. AN. , G. A. (OMESSO), elettivamente domiciliati in ROMA, VIA CIRCUMVALLAZIONE CLODIA 19, presso lo studio dell'avvocato LUISE MICHELINO, rappresentati e difesi dagli avvocati LUPARELLA Marcello, MONACO CARMINE, giusta mandato a margine del ricorso;

- ricorrenti -

contro

LE. ZA. , CA. MI. (OMESSO), elettivamente domiciliati in ROMA, VIA TASONE 12, presso lo studio dell'avvocato FOR…

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