Consiglio di Stato sentenza n. 1401 del 2007

ECLI:IT:CDS:2007:1401SENT

Massima

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Il decorso del termine quinquennale previsto dalla legge per la decadenza dei vincoli preordinati all'esproprio imposti dal piano regolatore generale comporta l'obbligo per l'amministrazione comunale di pronunciarsi sull'istanza di riclassificazione urbanistica dell'area interessata, attivando il procedimento di variante, senza poter opporre la mancata adozione di un provvedimento di riesame della delibera che ha constatato tale decadenza. Infatti, la legittimità di tale delibera non può essere sindacata nell'ambito del giudizio sull'istanza di riclassificazione, essendo questa vincolata all'accertamento della decadenza del vincolo espropriativo. L'amministrazione comunale, pertanto, è tenuta a provvedere sulla domanda di riclassificazione urbanistica, senza poter opporre la mancata adozione di un provvedimento di riesame della delibera che ha constatato la decadenza del vincolo, in quanto tale delibera, pur non essendo sindacabile in questa sede, costituisce il presupposto vincolante per l'obbligo di pronunciarsi sull'istanza. La massima si fonda sul principio di diritto secondo cui il decorso del termine quinquennale previsto dalla legge per la decadenza dei vincoli preordinati all'esproprio imposti dal piano regolatore generale comporta l'obbligo per l'amministrazione comunale di pronunciarsi sull'istanza di riclassificazione urbanistica dell'area interessata, attivando il procedimento di variante, senza poter opporre la mancata adozione di un provvedimento di riesame della delibera che ha constatato tale decadenza, in quanto tale delibera, pur non essendo sindacabile in questa sede, costituisce il presupposto vincolante per l'obbligo di pronunciarsi sull'istanza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale
(Sezione Quarta)
ha pronunciato la seguente
DECISIONE
sul ricorso in appello n. 5548 del 2006, proposto dal
Comune di Be., in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati Lu.Gi. e Ma.Pa., ed elettivamente domiciliato in Ro., alla via G.Be. (...), presso lo studio dell'avvocato Ma.Pa.;
contro
la signora Ma.Pi., rappresentata e difesa dagli avvocati Ro.Ru. e Lu.Co., con i quali è elettivamente domiciliata in Ro., alla via Gr.La. (...), presso lo studio dell'avvocato St.Ia.;

per la riforma
della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per la Campania, Sede di Napoli, Sez. I, 6 marzo 2006, n. 2621, e per la reiezione del ricorso di primo grado n. 8538 del 2005;

Visto il ricorso in appello, con i relativi allegati;

Vista la memoria depositata dall'appellata in data 25 luglio 2006;

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