Cassazione penale Sez. II sentenza n. 36975 del 31 luglio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:36975PEN

Massima

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La partecipazione ad un'associazione di tipo mafioso, ai sensi dell'art. 416-bis c.p., può essere integrata non solo dalla prova di specifiche condotte criminose, ma anche dalla semplice dichiarata adesione all'associazione da parte del singolo, il quale presti la propria disponibilità ad agire quale "uomo d'onore". Tale qualità non è significativa di una mera adesione morale, ma presuppone la permanente ed incondizionata offerta di contributo, anche materiale, in favore del sodalizio, con messa a disposizione di ogni energia e risorsa personale per qualsiasi impiego criminale richiesto. L'obbligo così assunto rafforza il proposito criminoso degli altri associati ed accresce le potenzialità operative e la complessiva capacità di intimidazione ed infiltrazione nel tessuto sociale del sodalizio. Pertanto, ai fini dell'integrazione della condotta di partecipazione, è sufficiente la prova della formale affiliazione dell'imputato all'associazione mafiosa, desumibile anche da elementi indiziari gravi, precisi e concordanti, come le dichiarazioni di altri associati che riconoscano e rivendichino la comune appartenenza al sodalizio, senza che sia necessaria la dimostrazione di specifici contributi materiali alla realizzazione dei fini associativi. La partecipazione può quindi risultare da un comportamento che, sul piano sintomatico, sottolinei l'inserimento del soggetto nella vita dell'associazione, anche in assenza di formali riti di affiliazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Presidente

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. FILIPPINI Stefa - rel. Consigliere

Dott. AIELLI Lucia - Consigliere

Dott. ARIOLLI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 04/09/2017 del TRIB. LIBERTA' di REGGIO CALABRIA;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. FILIPPINI STEFANO;
lette/sentite le conclusioni del P.G. Dott.ssa CARDIA DELIA;
Il Proc. Gen. conclude per l'annullamento con rinvio.
udito il difensore;
Il difensore presente chiede il rigetto del ricorso del pubblico ministero.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza in data 26.7.2017 il Giudice per le indagini prelimin…

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