Cassazione penale Sez. II sentenza n. 14105 del 8 aprile 2015

ECLI:IT:CASS:2015:14105PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel sindacare i provvedimenti del tribunale del riesame sui provvedimenti restrittivi della libertà personale, è tenuto a verificare esclusivamente la congruità e la logicità dell'apparato argomentativo utilizzato, senza poter riesaminare nel merito gli elementi fattuali e probatori posti a fondamento della decisione, atteso che tali valutazioni rientrano nella competenza esclusiva e insindacabile del giudice di merito. Pertanto, il ricorso per cassazione avverso l'ordinanza del tribunale del riesame è inammissibile qualora la motivazione di tale provvedimento risulti adeguata, coerente ed esente da errori logici e giuridici, non potendosi dedurre come motivo di impugnazione presunte manchevolezze o illogicità motivazionali non risultanti in alcun modo dal testo del provvedimento impugnato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GENTILE Mario - Presidente

Dott. TADDEI M. - Consigliere

Dott. MANNA Antonio - Consigliere

Dott. ALMA Marco - Consigliere

Dott. CARRELLI PALOMBI R. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) nato a (OMISSIS);

avverso l'ordinanza del Tribunale di Taranto, sezione del riesame in data 24/10/2014;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere Roberto Maria Carrelli Palombi di Montrone;

udito il Pubblico Ministero in persona dell'Avvocato Generale dott. STABILE Carmine che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza del 6/10/2014 il Giudice per…

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