Il bilanciamento tra la tutela del paesaggio e la promozione delle fonti di energia rinnovabile impone che l'installazione di pannelli fotovoltaici su edifici, pur rappresentando un obiettivo di interesse nazionale conforme al diritto comunitario, debba comunque essere valutata alla luce del suo impatto visivo e della compatibilità con le caratteristiche del contesto paesaggistico, tenendo conto della possibilità di adottare soluzioni tecniche idonee a mitigare l'impatto estetico, anche se ciò dovesse comportare una lieve riduzione dell'efficienza energetica. L'accertamento in sanatoria della compatibilità paesaggistica di opere realizzate in assenza di autorizzazione richiede pertanto un'attenta ponderazione degli interessi in gioco da parte dell'amministrazione competente, il cui giudizio tecnico-discrezionale è sindacabile dal giudice amministrativo solo nei limiti del difetto di motivazione, illogicità manifesta ed errore di fatto. Eventuali modifiche normative successive all'adozione del provvedimento impugnato, che incidano sulla disciplina applicabile, non possono influire sulla legittimità del provvedimento stesso, salvo il caso eccezionale di una norma espressamente retroattiva, nei limiti della sua legittimità costituzionale.