Cassazione penale Sez. III sentenza n. 18440 del 15 maggio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:18440PEN

Massima

Generata da Simpliciter
La detenzione di sostanze stupefacenti, anche in modica quantità, integra il reato di cui all'art. 73, comma 5, del D.P.R. n. 309/1990 qualora siano presenti elementi oggettivi e soggettivi che escludano la destinazione esclusivamente ad uso personale, come la presenza di una bilancia di precisione, di sostanze da taglio e di un quantitativo superiore a quello necessario per il consumo individuale. In tali casi, la valutazione del giudice di merito, congruamente motivata sulla base degli elementi di fatto accertati, non è sindacabile in sede di legittimità, essendo precluso il riesame delle questioni di fatto già esaminate e risolte dal giudice di appello. Il reato di detenzione di stupefacenti per uso personale, infatti, non si configura quando la quantità detenuta, pur non essendo esigua, sia comunque compatibile con il consumo individuale, tenuto conto delle abitudini e dello stile di vita dell'imputato, mentre integra il reato di spaccio la detenzione di una quantità superiore a quella strettamente necessaria per il consumo personale, accompagnata da elementi sintomatici della destinazione della droga al mercato illecito, come la presenza di bilance di precisione e di sostanze da taglio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SQUASSONI Claudia - Presidente

Dott. LOMBARDI Alfredo M. - Consigliere

Dott. GENTILE Mario - rel. Consigliere

Dott. AMOROSO Giovanni - Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza del 21/01/2011 della Corte di Appello di Bologna;

visti gli atti, il provvedimento denunziato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Mario Gentile;

Sentite le conclusioni del Procuratore Generale Dott. Volpe Giuseppe, che ha chiesto l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. La Corte di Appello di Bologna, con sentenza…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.