Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 5464 del 2014

ECLI:IT:TARNA:2014:5464SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo di annullamento di una denuncia di inizio attività (d.i.a.) edilizia e di ordine di demolizione delle opere realizzate deve essere adeguatamente motivato, evidenziando le ragioni di interesse pubblico che giustificano il ritiro dell'atto, a fronte del consolidamento dell'affidamento dei privati interessati. L'amministrazione non può procedere all'annullamento della d.i.a. per meri vizi formali o irregolarità non sostanziali, come la mancata rappresentazione grafica di elementi accessori non incidenti sulla conformità dell'opera realizzata al progetto presentato. Ove le opere realizzate risultino conformi agli elaborati grafici allegati alla d.i.a., il provvedimento di annullamento è illegittimo per difetto di istruttoria e motivazione. Diversamente, l'amministrazione può legittimamente ordinare la demolizione di opere non comprese nella d.i.a. e prive di autonomo titolo edilizio. Il principio di affidamento del privato, tutelato dall'art. 21-nonies della legge n. 241/1990, impone all'amministrazione di valutare attentamente gli interessi in gioco e di motivare adeguatamente il provvedimento di annullamento, non essendo sufficiente il mero ripristino della legalità violata. L'amministrazione deve quindi svolgere un'istruttoria approfondita, comparando gli interessi pubblici e privati coinvolti, e indicare in modo chiaro e puntuale le ragioni di interesse pubblico preminenti che giustificano il ritiro dell'atto, anche in considerazione del tempo trascorso dalla realizzazione dell'opera e del consolidamento dell'affidamento del privato. Il provvedimento di annullamento della d.i.a. e di ordine di demolizione, ove carente sotto il profilo istruttorio e motivazionale, è pertanto illegittimo.

Sentenza completa

N. 03600/2009
REG.RIC.

N. 05464/2014 REG.PROV.COLL.

N. 03600/2009 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Ottava)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3600 del 2009, proposto da:
Maria Piccolo, Antonio Di Tella, Vincenzo Della Corte, Giuseppe Frondella, Agrippino Della Corte, rappresentati e difesi dall'avv. Giuseppe Somma, con domicilio eletto presso l’avv. Antonio Lamberti in Napoli, via S. Pasquale a Chiaia 55;

contro

Comune di Villa di Briano;

per l'annullamento

dell’ordinanza n. 11 del 30/3/2009 con la quale il Comune di Villa di Briano ha disposto l’annullamento della d.i.a. prot. 3232 del 20.7.2006 rubricata con il numero 106/2006 e ordinato la demolizione delle opere realizzate.

Visti il ricorso e i relativi alleg…

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