Il potere di emanare ordinanze contingibili e urgenti in materia di igiene e sanità pubblica locale può essere legittimamente esercitato dall'autorità comunale competente, anche in assenza di precedenti provvedimenti sanzionatori, qualora l'ispezione di organi pubblici accerti gravi carenze igienico-sanitarie e situazioni di pericolo per l'incolumità e la salute degli ospiti di una struttura residenziale per anziani, tali da rendere indispensabile e non rinviabile l'adozione di misure straordinarie e provvisorie volte a tutelare i diritti fondamentali della persona, come il diritto alla salute e alla dignità, anche attraverso il temporaneo allontanamento degli ospiti dalla struttura e il suo eventuale provvedimento di chiusura, in attesa dell'adozione di determinazioni definitive da parte dell'autorità competente. Il potere di ordinanza contingibile e urgente, infatti, costituisce uno strumento giuridico eccezionale e residuale, finalizzato a fronteggiare situazioni di emergenza non altrimenti affrontabili con i normali mezzi previsti dall'ordinamento, la cui adozione è subordinata alla ricorrenza di presupposti di straordinarietà e urgenza, accertati in concreto, e alla temporaneità degli effetti del provvedimento, che deve essere proporzionato all'obiettivo di tutelare i diritti fondamentali della persona lesi dalla situazione di pericolo. L'esercizio di tale potere, pertanto, non è precluso dall'assenza di precedenti provvedimenti sanzionatori, essendo sufficiente l'accertamento di gravi carenze igienico-sanitarie e di situazioni di concreto pericolo per l'incolumità e la salute degli ospiti, tali da rendere indispensabile e non rinviabile l'adozione di misure straordinarie e provvisorie di tutela.