Cassazione penale Sez. III sentenza n. 45460 del 9 dicembre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:45460PEN

Massima

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Il sequestro preventivo di beni mobili e immobili può essere legittimamente disposto dal giudice quando sussistono gravi indizi di reato e il pericolo concreto di aggravamento o reiterazione della condotta illecita, al fine di impedire la prosecuzione dell'attività criminosa. Il vincolo di pertinenzialità dei beni sequestrati rispetto ai reati contestati può essere validamente motivato anche in relazione a strumenti di lavoro e mezzi di trasporto, in quanto ritenuti funzionali alla commissione o all'aggravamento dei reati, a prescindere dalla loro formale proprietà. Il giudice non è tenuto a un'analitica confutazione di tutte le deduzioni difensive, essendo sufficiente una motivazione logica e coerente che dia conto delle ragioni di fatto e di diritto poste a fondamento del provvedimento, senza che assuma rilievo il mero travisamento del fatto o della prova, non risultante dal testo del provvedimento o da specifici atti richiamati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ONORATO Pierluigi - Presidente

Dott. PETTI Ciro - Consigliere

Dott. TERESI Alfredo - Consigliere

Dott. MARMO Margherita - Consigliere

Dott. MARINI Luigi - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

difensore CO. Fu. , nato a (OMESSO);

avverso l'ordinanza del Tribunale del riesame di Milano del 16 maggio del 2008;

udita la relazione svolta del Consigliere Dott. ((omissis));

sentito il Procuratore Generale nella persona del Dott. ((omissis)), il quale ha concluso per il rigetto del ricorso;

letti il ricorso e l'ordinanza denunciata.

IN FATTO

Il tribunale di Milano, con ordinanza del 16 maggio del 2008, respinge…

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