Il ricorso amministrativo può essere dichiarato improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse della parte ricorrente, qualora questa non manifesti espressamente la volontà di proseguire il giudizio a seguito della comunicazione del giudice di verificare la permanenza dell'interesse alla decisione, ai sensi dell'art. 71-bis del Codice del processo amministrativo. In tal caso, il giudice può desumere l'assenza di interesse dalla mancata produzione di tale dichiarazione, anche in considerazione del tempo trascorso, e pronunciare la declaratoria di improcedibilità del ricorso ai sensi dell'art. 84, comma 4, del Codice del processo amministrativo, per ragioni di speditezza e di economia processuale. La pronuncia di improcedibilità per sopravvenuta carenza di interesse comporta la compensazione delle spese e delle competenze di giudizio, in assenza di contrarie deduzioni della parte resistente.