Cassazione penale Sez. V sentenza n. 3035 del 23 gennaio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:3035PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il giudice di legittimità, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, non può riesaminare nel merito le risultanze probatorie e le valutazioni compiute dal giudice di merito, ma deve limitarsi a verificare che il ragionamento seguito sia logico e non affetto da vizi di motivazione. Pertanto, la mera prospettazione di una diversa ricostruzione dei fatti o di una diversa valutazione delle circostanze esaminate dal giudice di merito non è ammissibile in sede di legittimità, essendo il controllo di questa Corte circoscritto alla verifica della conformità della decisione impugnata alle norme di legge e ai principi di diritto. Inoltre, il giudice di merito può fondare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza non solo sulle dichiarazioni della parte offesa, ma anche su altri elementi di prova, purché logicamente e adeguatamente motivati. Infine, il pericolo di reiterazione del reato, quale esigenza cautelare, può essere desunto da dati concreti e attuali, senza che sia necessaria una diversa lettura degli atti di causa, non consentita in sede di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUNO ((omissis)) - Presidente

Dott. SABEONE Gerard - rel. Consigliere

Dott. SCOTTI ((omissis)) - Consigliere

Dott. MORELLI Francesca - Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 19/09/2017 del TRIB. LIBERTA' di BOLOGNA;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dr. GERARDO SABEONE;
lette/sentite le conclusioni del PG Dr. TOCCI STEFANO che conclude per l'inammissibilita'.
il difensore presente si riporta ai motivi e chiede l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Tribunale di Bologna, Sezione Impugnazioni Cautelari Penali, con ordinanza del 19 settembre 2017, ha acco…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.