Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 53574 del 27 novembre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:53574PEN

Massima

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La misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza può essere applicata al soggetto che, sulla base di elementi concreti e specifici, risulti attualmente pericoloso per la sicurezza pubblica, anche in ragione di precedenti condanne penali e di procedimenti pendenti, nonché della frequentazione di pregiudicati e dell'assenza di diverse fonti di reddito, tali da far ritenere che egli si avvalga di attività delittuose per il proprio sostentamento. La durata della misura, rimessa alla valutazione discrezionale del giudice di merito, deve essere proporzionata all'attualità e all'intensità della pericolosità sociale del soggetto, senza che assuma rilievo il fatto che si tratti della prima applicazione della misura.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CONTI Giovanni - Presidente

Dott. RICCIARELLI Massimo - rel. Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - Consigliere

Dott. D'ARCANGELO Fabrizio - Consigliere

Dott. SILVESTRI Pietro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso il decreto del 12/01/2017 della Corte di appello di Roma;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
letta la requisitoria presentata dal Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. (OMISSIS) ha proposto ricorso avverso il…

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