Il mancato rispetto dei termini procedimentali previsti dall'art. 27-bis del d.lgs. n. 152/2006 per l'indizione della conferenza di servizi e la conclusione del procedimento di rilascio del Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale (PAUR) da parte dell'amministrazione competente integra un'illegittima inerzia che comporta l'obbligo di quest'ultima di provvedere sollecitamente, con la possibilità di nomina di un commissario ad acta in caso di persistente inadempimento. Tale principio trova fondamento nella necessità di assicurare il rispetto dei canoni di buon andamento e imparzialità dell'azione amministrativa, nonché di garantire la massima diffusione delle fonti di energia rinnovabile in attuazione della normativa europea. L'amministrazione non può sottrarsi ai propri doveri procedimentali, essendo tenuta a concludere il procedimento entro i termini di legge, salvo comprovate ragioni di impedimento. Il giudice amministrativo, in presenza di un'inerzia ingiustificata, è legittimato ad assegnare un termine perentorio all'amministrazione per provvedere e, in caso di ulteriore inerzia, a nominare un commissario ad acta affinché subentri nell'esercizio del potere amministrativo, al fine di assicurare l'effettività della tutela giurisdizionale e l'attuazione del principio di legalità.