Cassazione penale Sez. V sentenza n. 23345 del 15 giugno 2022

ECLI:IT:CASS:2022:23345PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la responsabilità penale dell'imputato, deve attenersi ai principi di diritto consolidati in materia di valutazione della prova testimoniale, secondo cui le eventuali lievi discrepanze o imprecisioni nelle dichiarazioni della persona offesa non inficiano la credibilità intrinseca della stessa, qualora la ricostruzione complessiva dei fatti risulti coerente e trovare riscontro negli altri elementi probatori acquisiti. Pertanto, il giudice di merito può ritenere attendibili le dichiarazioni della vittima, anche quando queste presentino piccole difformità rispetto alle prime versioni rese, purché tali differenze siano giustificate dal superamento dello stato di agitazione iniziale conseguente al reato subito. Inoltre, il giudice di legittimità non può sindacare nel merito le valutazioni compiute dal giudice di appello in ordine alla ricostruzione dei fatti e all'attendibilità delle prove, salvo che non emergano vizi logici o travisamenti della prova nella motivazione. Infine, l'applicazione della recidiva da parte del giudice di merito, debitamente motivata sulla base degli indici di commisurazione della pena, non è censurabile in sede di legittimità, in assenza di errori di diritto o di manifesta illogicità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PEZZULLO Rosa - Presidente

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. PILLA Egle - Consigliere

Dott. CIRILLO Pierangel - rel. Consigliere

Dott. FRANCOLINI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 02/02/2021 della CORTE APPELLO di SALERNO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere PIERANGELO CIRILLO;
udite le conclusioni del Sostituto Procuratore generale ((omissis)), che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso;
udito l'avv. (OMISSIS), difensore di (OMISSIS), che ha chiesto di accogliere il ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. La sentenza impugnata e' stata pronunz…

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