L'autorità amministrativa competente, nell'adottare un provvedimento di sospensione di un'autorizzazione sanitaria, è tenuta a svolgere un'adeguata attività istruttoria, anche attraverso il coinvolgimento del titolare dell'autorizzazione, al fine di accertare con precisione lo stato dei luoghi e la sussistenza di effettive irregolarità, senza potersi limitare a recepire acriticamente le risultanze di attività ispettive svolte da altri organi. Il provvedimento di sospensione deve essere adeguatamente motivato, nel rispetto del principio di proporzionalità, e preceduto dalla comunicazione di avvio del procedimento, salvo comprovate ragioni di particolare urgenza. Ove emergano margini di incertezza circa la reale entità delle irregolarità riscontrate, l'autorità competente è tenuta a effettuare ulteriori approfondimenti istruttori prima di adottare il provvedimento sanzionatorio. La mancata osservanza di tali presupposti procedimentali e motivazionali determina l'illegittimità del provvedimento di sospensione dell'autorizzazione sanitaria.