Cassazione penale Sez. II sentenza n. 37549 del 12 settembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:37549PEN

Massima

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Il giudizio di pericolosità sociale del soggetto sottoposto a misura di prevenzione, una volta accertata in modo adeguato la sua appartenenza a un'associazione di tipo mafioso, può ritenersi implicito nella ritenuta attualità del vincolo associativo, senza necessità di una specifica motivazione ulteriore, salvo che non emergano elementi dai quali possa ragionevolmente desumersi che tale appartenenza sia venuta meno. L'attualità della pericolosità sociale si presume, pertanto, dalla perdurante appartenenza all'associazione criminale, in ragione della rigidità delle regole interne che limitano le possibilità di recesso, salvi casi eccezionali, senza che occorra una specifica dimostrazione della concreta partecipazione ad attività associative. Ciò in quanto l'appartenenza a un'associazione mafiosa giustifica il grave sospetto dell'attualità del legame, essendo tale vincolo difficilmente recidibile, secondo le regole di esperienza acquisite nei numerosi processi per reati di criminalità organizzata di tipo mafioso. Ne consegue che, una volta accertata l'appartenenza del soggetto a un'associazione di tipo mafioso, non è necessaria una particolare motivazione in ordine all'attualità della pericolosità sociale, che può essere esclusa solo in presenza di elementi positivi comprovanti il recesso dall'associazione, non essendo sufficiente il mero decorso del tempo, anche se trascorso in stato di detenzione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARMENINI Secondo L. - Presidente

Dott. IANNELLI Enzo - Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. IASILLO Adria - rel. Consigliere

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Avvocato (OMISSIS), quale difensore di (OMISSIS) (n. il (OMISSIS));

avverso il decreto della Corte di Appello di Napoli, in data 28.02.2013;

Sentita la relazione della causa fatta dal Consigliere Dr. Adriano Iasillo.

Letta la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale Dr. Gialanella Antonio, il quale ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.

OSSERVA

Con decreto del 16.05.2012, il Tribunale di Napoli sottopose (OMISSIS) alla misura di prevenzi…

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