Cassazione penale Sez. II sentenza n. 13918 del 25 marzo 2014

ECLI:IT:CASS:2014:13918PEN

Massima

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L'errore materiale nella data di commissione del reato indicata nell'atto di citazione a giudizio non inficia la validità del procedimento né la possibilità dell'imputato di esercitare adeguatamente il diritto di difesa, qualora il giudice abbia provveduto a correggere tempestivamente l'errore nel contraddittorio delle parti, senza che queste abbiano sollevato obiezioni. La motivazione della sentenza che abbia esaminato compiutamente le doglianze difensive e argomentato in modo esauriente circa l'attendibilità della prova testimoniale, applicando correttamente i canoni legali di valutazione, è immune da vizi logici o giuridici. L'inammissibilità del ricorso per cassazione, per carenza di specificità dei motivi, preclude la declaratoria di prescrizione dei reati, anche per le contravvenzioni, maturata successivamente alla pronuncia impugnata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARMENINI Secondo L. - Presidente

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. LOMBARDO Luigi - Consigliere

Dott. VERGA G. - rel. Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 374/2012 CORTE APPELLO di BOLOGNA, del 06/11/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 30/01/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIOVANNA VERGA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. CANEVELLI Paolo, che ha concluso per annullamento senza rinvio limitatamente ai reati di cui ai capi D, E, F e G, con rideterminazione della pena per essere i reati estinti per …

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