Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Salerno sentenza n. 876 del 2017

ECLI:IT:TARSA:2017:876SENT

Massima

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Il provvedimento di diniego dell'accertamento di conformità urbanistica, adottato ai sensi dell'art. 36 del d.P.R. n. 380/2001, non è affetto da carenza di motivazione quando l'opera oggetto di sanatoria sia sufficientemente individuata, anche in relazione alle sue caratteristiche dimensionali, in quanto il richiedente non può non essere a conoscenza di tali elementi. L'istanza di accertamento di conformità urbanistica non determina l'inefficacia del precedente provvedimento sanzionatorio di demolizione, ma comporta soltanto un arresto temporaneo dell'efficacia delle misure ripristinatorie, che riacquistano vigore in caso di rigetto della sanatoria, con la sola specificazione che il termine per l'esecuzione spontanea decorre dalla conoscenza del diniego di sanatoria. Pertanto, in tal caso, non è necessaria l'adozione di una nuova ordinanza di demolizione, essendo sufficiente la rinnovazione del termine concesso all'interessato per ottemperarvi. La sanzione pecuniaria prevista dall'art. 31, comma 4-bis, del d.P.R. n. 380/2001 è applicabile anche in riferimento alle ingiunzioni di demolizione notificate in data antecedente l'entrata in vigore della relativa disposizione normativa, purché l'inottemperanza all'ingiunzione medesima, posta a base della sanzione, sia accertata decorso il termine di 90 giorni a decorrere dall'entrata in vigore della medesima legge. Ciò in quanto, quando una norma sopravvenuta introduce un termine perentorio per l'adempimento di determinati obblighi, pena l'applicazione di determinate sanzioni, ai fini dell'applicazione della norma sopravvenuta nel rispetto del principio di irretroattività della legge, occorre che il destinatario dell'obbligo possa godere a far data dall'entrata in vigore della novella normativa dell'intero termine previsto dalla medesima. La mancata indicazione nell'ordinanza di demolizione dell'area destinata ad essere acquisita gratuitamente al patrimonio comunale in caso di inottemperanza non determina l'illegittimità del provvedimento, in quanto l'effetto acquisitivo costituisce una conseguenza eventuale fissata direttamente dalla legge, per il caso in cui il destinatario non ottemperi spontaneamente, senza necessità dell'esercizio di alcun potere valutativo da parte dell'autorità, eccetto quello del mero accertamento dell'inottemperanza all'ordine di demolizione.

Sentenza completa

Pubblicato il 08/05/2017

N. 00876/2017 REG.PROV.COLL.

N. 00495/2016 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

sezione staccata di Salerno (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 495 del 2016, proposto da:
Salvatore Guida, rappresentato e difeso dagli avvocati Francesco Lanocita, Giuseppe Lanocita, Simona Corradino, con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. Francesco Lanocita in Salerno, via Roma n. 61;

contro

Comune di Positano, in persona del Sindaco p.t., non costituito in giudizio;

per l'annullamento

del provvedimento prot. n. 14634 del 7.12.2015, avente ad oggetto “diniego della richiesta di accertamento di conformità urbanistica ai sensi dell’art. 36 d.P.R. n. 380/2001 inerente le opere abusivamente realizzate in adiacenza…

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