Cassazione penale Sez. V sentenza n. 7057 del 13 febbraio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:7057PEN

Massima

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La partecipazione consapevole all'associazione finalizzata al traffico di stupefacenti può essere desunta anche dalla commissione di reati fine dell'associazione, come lo spaccio di droga, qualora risulti il contributo fornito dal singolo associato al sodalizio, anche attraverso la messa a disposizione di immobili deputati allo svolgimento a tempo indeterminato di tale attività illecita. In tali casi, la presunzione relativa di adeguatezza della custodia cautelare in carcere di cui all'art. 275, comma 3, c.p.p. opera pienamente, non essendo sufficiente, per superarla, la mera allegazione che l'associazione fosse finalizzata al compimento di fatti di lieve entità, in assenza di elementi specifici idonei a dimostrarlo nel caso concreto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TERESI Alfredo - Presidente

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. LAPALORCIA Grazia - rel. Consigliere

Dott. SABEONE Gerardo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 365/2012 TRIB. LIBERTA' di LECCE, del 27/04/2012;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GRAZIA LAPALORCIA;

sentite le conclusioni del PG Dott. Aniello R. che ha chiesto il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Il Tribunale del Riesame di Lecce con ordinanza in data 27-4-2012, confermava quella del Gip della stessa sede (7-4-2012) applicativa della custodia cautelare in carcere nei confronti,…

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