Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 16799 del 3 maggio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:16799PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel procedimento di prevenzione, può valutare la pericolosità sociale del proposto anche sulla base di elementi probatori diversi dalla condanna penale, purché tali elementi siano adeguatamente motivati e non contrastino con un precedente accertamento giurisdizionale di segno opposto. Inoltre, il sindacato di legittimità sulla motivazione del provvedimento di prevenzione è limitato alla sola ipotesi di motivazione inesistente o meramente apparente, non estendendosi all'adeguatezza delle argomentazioni o alla congruenza logica del discorso giustificativo, salvo che non si tratti di una totale esclusione di argomentazione su un elemento costitutivo della fattispecie che legittima l'applicazione della misura. Pertanto, il giudice di merito, nel procedimento di prevenzione, può fondare il giudizio di pericolosità sociale su elementi diversi dalla condanna penale, purché tali elementi siano adeguatamente motivati e non contrastino con un precedente accertamento giurisdizionale di segno opposto, e il sindacato di legittimità sulla motivazione del provvedimento è limitato alla sola ipotesi di motivazione inesistente o meramente apparente, non estendendosi all'adeguatezza delle argomentazioni o alla congruenza logica del discorso giustificativo, salvo che non si tratti di una totale esclusione di argomentazione su un elemento costitutivo della fattispecie che legittima l'applicazione della misura.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIDELBO Giorgio - Presidente

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - Consigliere

Dott. SILVESTRI Pietro - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso il decreto emesso dalla Corte di appello di Reggio Calabria il 28/09/2018;
udita la relazione svolta dal Consigliere, ((omissis));
lette le conclusioni del Sostituto Procuratore Generale, depositate ai sensi del Decreto Legge n. 137 del 2020, articolo 23, comma 8, che ha chiesto che ricorso sia dichiarato inammissibile.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte di appello di Reggio Calabria, in sede di giudizio di rinvio, ha annullato, per difetto del requisito dell&…

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