Cassazione civile Sez. Lavoro sentenza n. 16616 del 14 giugno 2024

ECLI:IT:CASS:2024:16616CIV

Massima

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Il licenziamento per giusta causa per falsa attestazione della presenza in servizio è legittimo quando il datore di lavoro dimostra in modo specifico e dettagliato i comportamenti illeciti contestati, anche attraverso il richiamo agli atti del procedimento penale pendente, e il lavoratore non fornisce convincenti e plausibili giustificazioni, essendo emersa la sua propensione alla trasgressione dei doveri di servizio con sistemi elusivi e insidiosi, tale da compromettere definitivamente la fiducia del datore di lavoro e rendere ragionevole il dubbio sulla sua futura correttezza nell'adempimento. In tali casi, il giudizio di proporzionalità della sanzione espulsiva, adeguatamente motivato dal giudice di merito sulla base di tutte le circostanze concrete, è incensurabile in sede di legittimità, non rilevando l'assenza di precedenti disciplinari a fronte della gravità e sistematicità delle condotte accertate.

Sentenza completa


AULA 'B'
2024
46
R E P U B B L I C A I T A L I A N A
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
L A C O R T E S U P R E M A D I C A S S A Z I O N E
SEZIONE LAVORO
Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:
Dott. LUCIA TRIA - Presidente -
Dott. CATERINA MAROTTA - Consigliere -
Dott. IRENE TRICOMI - Consigliere -
Dott. ROBERTO BELLE' - Consigliere -
Dott. SALVATORE CASCIARO - Rel. Consigliere -
ha pronunciato la seguente
SENTENZA
sul ricorso 7579-2023 proposto da:
COMPAGNONE GENNARO, MIGLIACCIO GENNARO,
elettivamente domiciliati presso l'indirizzo PEC
dell'avvocato SEVERINO NAPPI, che li rappresenta e
difende;
- ricorrenti -
contro
COMUNE DI POZZUOLI, in persona del legale
rappresentante pro tempore, domiciliato in ROMA PIAZZA
CAVOUR presso LA CANCELLERIA DELLA CORTE SUPREMA
DI CASSAZIONE, rappresentato e difeso dall'avvocato
GIUSEPPE FERRARO;
- c…

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