Tribunale Amministrativo Regionale Puglia - Lecce sentenza n. 558 del 2016

ECLI:IT:TARLE:2016:558SENT

Massima

Generata da Simpliciter
Il rilascio di un permesso di costruire in un'area sottoposta a vincolo paesaggistico deve essere preceduto da un'adeguata istruttoria e da una congrua motivazione che dia conto del bilanciamento tra l'interesse pubblico alla tutela del paesaggio e l'interesse privato alla realizzazione dell'intervento edilizio. L'amministrazione competente è tenuta a verificare la compatibilità dell'intervento con il valore paesaggistico del sito, acquisendo il necessario parere della competente Soprintendenza e valutando attentamente le eventuali osservazioni dei soggetti interessati. Il mancato rispetto di tali prescrizioni comporta l'illegittimità del provvedimento autorizzativo, in quanto lesivo del principio di tutela del paesaggio sancito dall'art. 9 della Costituzione. Inoltre, l'amministrazione deve garantire il rispetto della disciplina urbanistica vigente, verificando la conformità dell'intervento edilizio alle previsioni degli strumenti di pianificazione territoriale, con particolare riguardo alle destinazioni d'uso e agli indici edilizi previsti. Il rilascio di un permesso di costruire in violazione di tali prescrizioni determina l'illegittimità del provvedimento per violazione di legge e sviamento di potere. Infine, l'amministrazione deve assicurare il rispetto del principio di imparzialità e di buon andamento dell'azione amministrativa, motivando adeguatamente le proprie determinazioni e garantendo il contraddittorio con i soggetti interessati. Il mancato rispetto di tali principi comporta l'illegittimità del provvedimento per difetto di istruttoria e di motivazione.

Sentenza completa

N. 01046/2005
REG.RIC.

N. 00558/2016 REG.PROV.COLL.

N. 01046/2005 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia

Lecce - Sezione Terza

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1046 del 2005, proposto da:
Minardi Giovanni, sia in proprio che nella qualità di procuratore generale di Minardi Francesco, Minardi Martina, Minardi Anna, Minardi Carmela, tutti in qualità di eredi della ricorrente sig.ra Raguso Rosa, rappresentati e difesi dall’avv. Antonio Micolani, con domicilio eletto presso l’avv. Antonio Micolani in Lecce, Via G. Paladini, 50;

contro

Comune di Martina Franca, rappresentato e difeso dall’avv. Olimpia Cimaglia e dall’avv. Francesco Flascassovitti, con domicilio eletto in Lecce, via 95° Rgt. Fanteria, 1;
Ministero dei Beni Culturali ed Ambientali – Roma, Soprinte…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.