Il procedimento di riesame dei provvedimenti di sequestro non prevede la sanzione dell'inefficacia per l'inosservanza dei termini di trasmissione degli atti al Tribunale del riesame, in quanto tale disposizione è prevista solo per il riesame delle misure coercitive personali. Il richiamo all'articolo 309 comma 10 c.p.p. contenuto nell'articolo 324 comma 7 c.p.p. è limitato all'effetto caducatorio derivante dalla sola mancata decisione entro il termine di dieci giorni. Pertanto, la mancata trasmissione degli atti nel termine di cinque giorni non determina l'inefficacia del decreto di sequestro, essendo la disciplina del procedimento di riesame dei provvedimenti di sequestro autonoma e diversa rispetto a quella prevista per le misure coercitive personali. Tale orientamento, espresso dalle Sezioni Unite della Corte di Cassazione, è consolidato e trova applicazione anche nei casi in cui il sequestro riguardi beni di una persona estranea alle indagini, come il coniuge convivente dell'indagato, in presenza della presunzione di illecita accumulazione patrimoniale.