La certificazione di avvenuta bonifica di un sito inquinato, prevista dall'art. 248 del d.lgs. n. 152/2006 e dall'art. 12 del d.m. n. 471/1999, è rilasciata dalla Provincia competente per territorio solo a seguito del completamento di tutti gli interventi di bonifica previsti nel progetto approvato, non essendo ammesso il rilascio di una certificazione parziale relativa al completamento di una parte soltanto dell'intervento. Pertanto, la Provincia legittimamente nega la certificazione di avvenuta bonifica qualora, nonostante il completamento degli interventi di bonifica del terreno, permanga la contaminazione della falda acquifera superiore e siano ancora in atto i sistemi di trattamento in situ. Tuttavia, l'Amministrazione comunale, nel valutare la compatibilità di un intervento edilizio di riattivazione di un impianto di distribuzione carburanti con i lavori di bonifica ancora in corso, ha l'obbligo di svolgere un'adeguata istruttoria, verificando in particolare la compatibilità tra l'intervento edilizio e il completamento delle opere di bonifica, senza potersi limitare a negare l'intervento edilizio sulla base del solo mancato rilascio della certificazione di avvenuta bonifica da parte della Provincia.