Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 868 del 2019

ECLI:IT:TARMI:2019:868SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esercizio della propria discrezionalità in materia di pianificazione urbanistica, può legittimamente destinare un'area di proprietà privata ad ambito agricolo, anche in difformità rispetto alla precedente classificazione, qualora tale scelta risulti adeguatamente motivata sulla base di esigenze di tutela ambientale, paesaggistica ed ecologica, nonché di contenimento del consumo di suolo, senza che ciò comporti un'indebita compressione del diritto di proprietà. La destinazione di un'area a verde agricolo, infatti, non implica necessariamente la soddisfazione di interessi agricoli diretti, potendo giustificarsi con più ampie esigenze di ordinato governo del territorio, quali la necessità di impedire ulteriori edificazioni e di garantire l'equilibrio delle condizioni di vivibilità, assicurando la quota di valori naturalistici e ambientali necessaria a compensare gli effetti dell'espansione urbana. Tali scelte di pianificazione, espressione di ampia discrezionalità amministrativa, sono sindacabili dal giudice amministrativo solo entro limiti ristretti, ossia in presenza di arbitrarietà, irragionevolezza manifesta o travisamento dei fatti, non configurandosi il vizio di eccesso di potere per disparità di trattamento rispetto ad altre aree limitrofe, in assenza di dimostrata omogeneità delle situazioni poste a confronto. Inoltre, la modifica di una singola destinazione urbanistica in sede di approvazione definitiva del piano non comporta necessariamente la necessità di una nuova pubblicazione, salvo che non si sia verificato uno stravolgimento complessivo delle sue caratteristiche essenziali. Infine, l'imposizione di un vincolo di destinazione pubblica sull'area, realizzabile anche ad iniziativa privata previa convenzione, non integra un'attività di tipo ablatorio, non comportando l'espropriazione o interventi ad esclusiva iniziativa pubblica.

Sentenza completa

Pubblicato il 17/04/2019

N. 00868/2019 REG.PROV.COLL.

N. 00057/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 57 del 2011, proposto da
- Umberto Brumana e Demetria Mozzanica, rappresentati e difesi dagli Avv. Maria Olimpia Cassano e Margherita Cuocolo ed elettivamente domiciliati presso lo studio della prima in Milano, Via Laghetto n. 3;

contro

- il Comune di Torre de’ Busi, in persona del Sindaco pro-tempore, rappresentato e difeso dall’Avv. Bruno Bianchi ed elettivamente domiciliato presso lo studio dello stesso in Milano, Corso Italia n. 8;

per l’annullamento

- della delibera del Consiglio comunale di Torre de’ Busi (Lecco) del 5 dicembre 2009, n. 45, pubblicata sul B.U.R.L. il 20 ottobre 20…

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