Consiglio di Stato sentenza n. 2386 del 2011

ECLI:IT:CDS:2011:2386SENT

Massima

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Il provvedimento di esclusione di un'impresa da una gara d'appalto, adottato dalla stazione appaltante a seguito di comunicazione prefettizia di informativa antimafia negativa, determina la sopravvenuta carenza di interesse dell'impresa esclusa a coltivare il ricorso giurisdizionale avverso il mancato affidamento dei lavori, in quanto l'impresa ha perso definitivamente la possibilità di stipulare il contratto. In tale ipotesi, il giudice amministrativo è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuta carenza di interesse, non potendo più pronunciarsi sull'annullamento di atti ormai caducati. La declaratoria di improcedibilità per carenza di interesse sopravvenuta è imposta dal principio di economia processuale e di concentrazione del contenzioso, in quanto il giudice non può pronunciarsi su atti e situazioni giuridiche ormai esaurite o venute meno. Inoltre, l'impresa esclusa dalla gara ha l'onere di impugnare tempestivamente il provvedimento di esclusione, non potendo successivamente contestare gli atti della procedura di gara ormai definitivamente caducati. Il giudice, pertanto, non può entrare nel merito delle questioni relative alla legittimità degli atti di gara, essendo precluso ogni ulteriore accertamento sulla fondatezza della domanda originaria.

Sentenza completa

N. 03493/2010
REG.RIC.

N. 02386/2011REG.PROV.COLL.

N. 03493/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3493 del 2010, proposto da:
Cogefin s.p.a. in proprio e quale mandante del costituendo Rti, Rti - Ubertazzi Comm. ((omissis)) & C. Srl, rappresentati e difesi dagli avv. ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Roma, via Stoppani n.1;

contro

Ministero dell'Interno in persona del Ministro pro tempore, U.T.G. - Prefettura di Alessandria, rappresentati e difesi dall'Avvocatura, domiciliata per legge in Roma, via dei Portoghesi, 12;
Provincia di Catania in persona del Presidente pro tempore, rappresentata e difesa dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omi…

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