Tribunale Amministrativo Regionale Puglia - Lecce sentenza n. 1666 del 2017

ECLI:IT:TARLE:2017:1666SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'annullare il provvedimento di rigetto dell'istanza di realizzazione di un impianto di distribuzione di carburanti sulla S.S. 106 Dir. Km 2+500, ha affermato i seguenti principi di diritto: 1. L'illegittimità dell'atto amministrativo, seppur non è elemento da cui inferire in termini automatici la colpa della P.A., ne costituisce tuttavia un indizio, idoneo a porre a carico dell'amministrazione la prova della ricorrenza di un errore scusabile, sulla base di indici quali la novità della normativa, l'obiettiva complessità del quadro normativo e/o fattuale di riferimento, la sussistenza di contrasti giurisprudenziali. 2. In presenza di attività discrezionale, e a fronte di un precedente diniego annullato in sede giurisdizionale, incombe sull'Amministrazione, in sede di riesercizio del potere amministrativo, il dovere di esternare compiutamente tutte le ragioni ostative al rilascio del provvedimento ampliativo. Con la conseguenza che, in caso di annullamento giurisdizionale anche del secondo diniego, l'Amministrazione dovrà ritenersi avere oramai consumato la propria discrezionalità amministrativa, sicché il successivo riesercizio del potere amministrativo presenterà i tipici connotati dell'attività vincolata, e vincolata in senso favorevole al privato. 3. In presenza di un doppio annullamento in sede giurisdizionale dell'atto di diniego, l'Amministrazione ha esaurito la propria discrezionalità, non potendo valutare la sussistenza di ragioni ostative al rilascio del chiesto provvedimento, ulteriori rispetto a quelle già valutate in prime e seconde cure. In tal caso, il danno subito dal privato va giuridicamente qualificato in termini di pregiudizio da mancato ottenimento del provvedimento favorevole. 4. Ai fini della quantificazione del danno risarcibile, in assenza di elementi probatori certi, il Giudice può procedere ad una valutazione equitativa, tenendo conto di parametri quali il costo del personale necessario per l'attività, maggiorato di una quota di utile di impresa, e detratto il 50% a titolo di aliunde perceptum.

Sentenza completa

Pubblicato il 26/10/2017

N. 01666/2017 REG.PROV.COLL.

N. 00108/2017 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia

Lecce - Sezione Prima

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 108 del 2017, proposto da:
Jonicoil Srl, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentata e difesa dall'avvocato Pietro Quinto, con domicilio eletto presso il suo studio in Lecce, via Giuseppe Garibaldi 43;

contro

Anas Spa Sede di Roma, Anas Spa Sede di Bari, Anas Spa c/o Avvocatura Distrettuale dello Stato, non costituiti in giudizio;
Anas - Compartimento Regionale Viabilita' - Bari, in persona del legale rappresentante p.t, rappresentato e difeso dall'Avvocatura dello Stato, domiciliata in Lecce, piazza S. Oronzo (Ex. Palazzo Giust;

per l'annullamento

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